Universiadi di Napoli, banco di prova per la nostra preparazione in tema di sicurezza

Universiadi di Napoli, banco di prova per la nostra preparazione in tema di

 

Dal 3 al 14 luglio prossimi si terranno a Napoli le XXX Universiadi, manifestazione nella quale l’Italia eccelle, essendo costantemente tra le prime 10 nazioni a livello mondiale per numero di medaglie.

Addirittura la prima edizione, quella di Torino del 1959, ci vide trionfare, davanti a potenze sportive quali URSS e Germania Ovest. D’altronde l’anno dopo, nel 1960, le Olimpiadi estive di Roma segnarono per il nostro movimento un risultato mai più raggiunto, il terzo posto complessivo nel medagliere. Sono lontani quei fasti, e la rinuncia a candidare Roma per ospitare le Olimpiadi nel 2024 è l’altra faccia della crisi del nostro Paese.

Le prossime Universiadi, tuttavia, non rappresenteranno solamente una entusiasmante sfida sportiva, ma saranno anche il banco di prova, certamente occasione tra le più importanti del recente passato, per testare la nostra preparazione in tema di sicurezza.

La manifestazione, infatti, richiederà un importante sforzo organizzativo sotto questo aspetto e la collaborazione pubblico-privato sarà fondamentale per il buon andamento della manifestazione.

Le Universiadi saranno una cartina tornasole per quanto di buono è stato fatto negli ultimi anni da parte degli istituti di vigilanza privata rispetto alla qualificazione degli istituti stessi e alla formazione riservata alle guardie particolari giurate. Si tratterà peraltro di replicare le best practices nella vigilanza negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie.

Soluzioni che dimostrano quanto possa essere efficace ed efficiente il coinvolgimento della vigilanza privata da parte dello Stato. In proposito Assiv ha da tempo posto all’attenzione del legislatore e della pubblica amministrazione l’opportunità di estendere, sotto il controllo e l’indirizzo da parte delle Forze dell’ordine, gli ambiti operativi delle guardie giurate.

Certamente la prossima manifestazione sportiva, con le complesse analisi di rischio e le pertinenti azioni di mitigazione dello stesso, costituirà un importante passo avanti verso forme di sicurezza integrata, oramai ineludibili per un Paese moderno.

Il fatto, poi, che il servizio di vigilanza privata sia stato assegnato ad imprese di vigilanza di primo piano e con capacità operative all’avanguardia, quali il Gruppo Security Service di Renato Mongillo ed il Gruppo Cosmopol, è certamente motivo di orgoglio per una associazione che ha puntato tutto sulla qualificazione delle proprie aziende. In bocca al lupo ai nostri atleti!

Maria Cristina Urbano

 

 

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