Presidente Maria Cristina Urbano, il neo ministro dell’Intemo Salvini in un video di questi giorni manifesta il proprio sostegno alle guardie giurate, affermando che ad oggi sono considerate un «gradino più basso» delle forze dell’ordine e che è invece sua volontà dare al le GPG (guardie particolari giurate) maggiore dignità. Come è stato accolto questo impegno e quali sono le vostre aspettative?
«Vorrei anzitutto ringraziare il ministro Salvini per questa manifestazione di solidarietà nei nostri confronti. Il video che lei cita ha avuto decine di migliaia di visualizzazioni da parte di chi fa il nostro mestiere e le attese sono chiaramente importanti. L’associazione che presiedo, ASSIV (Associazione italiana vigilanza e servizi fiduciari), la più importante del settore in termini di fatturato degli associati, si batte da sempre per il giusto riconoscimento della categoria. Ricordo che il settore della Vigilanza privata viene da un lungo periodo di transizione durato quasi 10 anni, a partire da quando, nel dicembre 2007, una sentenza fondamentale della Corte di Giustizia delle Comunità europee, ci ha dato ragione su diversi punti, in particolare in tema di operatività delle licenze, non più vincolate a livello strettamente provinciale. Da allora è stato ricostruito tutto il quadro normativo di riferimento e oggi siamo pronti ad assumerci tutti i ruoli di sussidiarietà e complementarietà alle forze dell’ordine.
Si spieghi meglio.
«Facendo un’attenta osservazione sulle attività riservate alla sicurezza privata possiamo affermare che oggi l’asse si è spostato dall’attività tradizionale di tutela dei beni verso un’attività che spesso comprende anche aspetti di sicurezza pubblica. Di questo ne abbiamo dimostrazioni forti: le (GPG sono ora chiamate ai servizi di sicurezza sussidiaria negli aeroporti, nei porti, nelle stazioni. Il personale dipendente degli Istituti di vigilanza può inoltre svolgere la funzione di stewarding negli eventi sportivi e funzioni di accoglienza ai grandi eventi ed alle manifestazioni relative all’intrattenimento e allo spettacolo».
Quali nuovi ambiti possono essere impegnati dalle Guardie giurate?
«La scorsa legislatura ASSIV ha dato impulso a due disegni di legge, uno sulla close protection e l’altro sull’impiego all’estero delle GPG per la sicurezza delle imprese che operano in loco. Il nostro ordinamento non prevede queste due attività, a differenza di molti altri Paesi, con l’unica eccezione introdotta di recente relativa al servizio di pirateria marittima».
Che benefìci ne deriverebbero?
«Si razionalizzerebbe certamente l’impiego delle forze di polizia, a vantaggio di un maggiore controllo sul territorio e di un generale innalzamento del livello di sicurezza pubblica. Si recupererebbero risorse da destinare alle forze dell’ordine e al contempo una espansione del nostro mercato avrebbe positive ricadute in termini occupazionali. Per quanto riguarda poi la sicurezza all’estero forse non tutti sanno che oggi le nostre aziende che operano in territori difficili devono rivolgersi a società non italiane per compiti di sicurezza armata. E questo perché in Italia manca la norma che la disciplini. Consideri che si tratta di un mercato stimato di più di 200 miliardi di dollari».
Vuole lanciare un messag gin/appello al Ministro Salvi ni?
«In primis un augurio di buon lavoro per le grandi sfide che l’attendono. E poi che ASSIV è a completa disposizione del Viminale, già da oggi, per aprire tavoli di discussione sui tanti temi che interessano le GPG, ma che credo debbano interessare anche il sistema sicurezza del nostro Paese».
FONTE: IL TEMPO