La tecnologia e la vigilanza privata per la sicurezza urbana
La sicurezza urbana è ormai parte integrante delle nostre città. Una città sicura con un territorio sicuro è un luogo in cui le persone si sentono protette, libere di muoversi e di svolgere le proprie attività quotidiane senza timori o rischi.
Il partenariato pubblico – privato in tema di sicurezza del territorio è una realtà. Ne fa da esempio il Protocollo Mille occhi sulle città, avviato nel 2010, stipulato inizialmente tra il Ministero dell’Interno, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e le associazioni di categoria della sicurezza privata al quale hanno poi aderito anche le prefetture. Gli istituti di vigilanza sul territorio si impegnano nell’ottica della sicurezza complementare a collaborare con le forze dell’ordine segnalando ogni anomalia rilevata che possa interessare l’ordine pubblico, non solo i reati perseguibili d’ufficio, ma anche fatti che possono pregiudicare la sicurezza urbana, stradale o i servizi pubblici essenziali, come eventuali fattori di degrado ambientale o sociale disponendo inoltre sinergia tra le centrali operative pubbliche e private e garantendo la trasmissione di dati e informazioni utili. Rinnovato nel 2021 a livello centrale, le prefetture italiane stanno via via declinando il protocollo a livello territoriale, riconoscendone la validità.
Un sempre maggiore controllo del territorio è demandato alla tecnologia, una tecnologia in continua evoluzione.
Sempre più amministrazioni realizzano sistemi di videosorveglianza, sistemi avanzati dotati di telecamere ad infrarossi, letture targhe alimentate anche a pannelli solari per una facile installazione anche in ambienti extra urbani.
I Sindaci sono le figure dello Stato più vicine ai cittadini. Ogni anno Stato, Regioni e Città metropolitane erogano, attraverso appositi bandi, ingenti risorse per potenziare, ampliare la sicurezza delle proprie città.
ANCI, ANIE ed ASSIV sono pronti ad affiancare i Comuni nella realizzazione di progetti attraverso studi di fattibilità, approfondimento delle criticità territoriali, per un valido supporto nell’acquisizione dei fondi messi a disposizione, il tutto per garantire alla propria comunità una maggiore sicurezza ed acquisire stima verso le proprie amministrazioni di riferimento.
Queste tecnologie avanzate necessitano di un costante controllo tecnico da parte delle sale operative certificate UNI 50518 per gli aspetti tecnologico-strumentali ed UNI 10891 per quelli procedurali che permettono di verificare h24 il perfetto funzionamento degli impianti, programmarne la manutenzione e aggiornarne i sistemi da remoto.