Frosinone, accordi in prefettura per potenziare la sicurezza urbana
Riguardano la prevenzione e il contrasto alla ‘malamovida’ e una più ampia collaborazione con gli istituti di vigilanza
Il prefetto di Frosinone, Ernesto Liguori, ha sottoscritto ieri in prefettura due distinti protocolli d’intesa per rafforzare, attraverso iniziative ispirate a criteri di prossimità e sussidiarietà, le condizioni generali della sicurezza rispettivamente nei comuni di Frosinone e Sora.
Il primo documento – che mira alla “realizzazione di azioni congiunte a favore dei giovani nell’ambito del divertimento notturno nelle zone della movida, per la prevenzione e il contrasto dei comportamenti antisociali” nel comune capoluogo – è stato siglato insieme al vice sindaco, al direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale, ai presidenti di Confcommercio e Confesercenti e ai vertici provinciali delle Forze di Polizia e delle associazioni di categoria del settore della vigilanza privata.
Oltre alla intensificazione dei servizi di vigilanza e controllo delle aree interessati, il protocollo punta a sollecitare la collaborazione dei titolari dei locali di somministrazione di alimenti e bevande e di intrattenimento, prevede l’impiego di operatori della sicurezza privata provvisti di idonea qualificazione e formazione, e azioni di comunicazione e di informazione, con il coinvolgimento anche dell’associazionismo, per promuovere un modello di divertimento sano e rispettoso delle regole della convivenza civile.
Il secondo protocollo, “Mille occhi sulle città”, è stato sottoscritto con il sindaco di Sora, i vertici provinciali delle Forze di Polizia e i rappresentanti degli Istituti di Vigilanza della provincia di Frosinone. Prevede un piano di collaborazione informativa tra tutti gli attori coinvolti, in base al quale le guardie particolari giurate sono impegnate a comunicare tempestivamente dati e notizie d’interesse, riguardanti situazioni di potenziale rischio per la sicurezza pubblica e privata e a segnalare la presenza di eventuali condizioni di degrado urbano e situazioni di disagio sociale.
Fonte: Ministero dell’Interno