CONFINDUSTRIA: Febbraio: le aspettative restano stabili

Dalla pagina ufficiale del Centro Studi CONFINDUSTRIA.

Di seguito il link per leggere il comunicato completo.

La rilevazione di febbraio dell’indagine rapida sulla produzione industriale tra le grandi imprese associate a Confindustria mostra aspettative stabili rispetto al mese precedente, evidenziando un lieve aumento dell’incertezza. Il numero di intervistati che si aspetta che la produzione rimarrà stabile diminuisce, ma resta pari a circa la metà del campione (48,0%). Le imprese intervistate che non credono più nella stabilità del livello della produzione sono convinte per più di un terzo che la produzione aumenterà (35,8%) e solo il 16,2% dichiara che diminuirà. (Grafico 1).

  • Gli industriali intervistati considerano ancora la domanda e gli ordini, come i principali punti di forza a sostegno della produzione. Il saldo positivo tra la quota di imprese che li considera fattori trainanti e quella che invece li ritiene ostacoli segna un lieve aumento, attestandosi al +2,5% dal +2,4% di gennaio (Grafico 2).
  • La visione delle imprese sulla disponibilità di manodopera nei prossimi mesi resta invariata (- 1,0%).
  • Peggiora molto il saldo relativo ai costi di produzione (-5,7% da -3,0%), nonostante il lieve miglioramento degli ultimi dati sui prezzi dell’energia, che continuano ad essere elevati.
  • Miglioramento robusto dei giudizi riguardo le condizioni finanziarie (+7,2% da +1,4%), in linea con lo stimolo di una politica monetaria meno restrittiva dopo il taglio dei tassi a fine gennaio .
  • La valutazione negativa sulla disponibilità di materiali si consolida: il saldo peggiora rispetto alla rilevazione di gennaio (-3,9% da -2,2%).
  • Il sentiment sulla disponibilità degli impianti continua a rimanere in territorio positivo questo mese pur peggiorando rispetto al mese passato. Il valore del saldo è pari a +0,8% a febbraio, in calo rispetto alla rilevazione di gennaio (+2,3%).
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
Segui il blog di Maria Cristina Urbano sull'Huffington Post

Iscriviti alla newsletter

Altri articoli