Codice di autodisciplina di imprese responsabili in favore della maternità.
Si tratta di un codice deontologico, proposto alla libera determinazione delle imprese per sostenere la maternità, è stato redatto ispirandosi alle buone pratiche in atto, incluse quelle realizzate dagli enti bilaterali e dai fondi sanitari e si pone l’obiettivo di favorire la maternità, senza penalizzare lavoratrici madri.
Tre i punti i punti cardine:
1) Favorire la continuità della carriera delle lavoratrici madri.
Con:
- opportunità di continua informazione sulla evoluzione dell’impresa e dell’area professionale della
lavoratrice durante i periodi di astensione, che si configura come un diritto (non un obbligo) della
lavoratrice; - formazione mirata e sostegno al benessere psico-fisico nella fase di rientro al lavoro;
- considerazione della maternità nei percorsi di carriera che richiedono necessità logistiche;
- analisi di gender pay gap che neutralizzino i periodi di astensione.
2) Prevedere iniziative di prevenzione e cura dei bisogni di salute;
Tramite:
- iniziative di prevenzione e cura dei bisogni di salute
- campagne di prevenzione e vaccinazione;
- screening periodici e pacchetti check-up dedicati alla maternità;
- attenzione alla medicina di genere;
- assistenza sanitaria integrativa (contrattuale e non).
3) Adattare i tempi e i modi di lavoro
Attraverso:
- possibilità di congedi e aspettative più lunghi, in caso di maternità/paternità, rispetto alla legge e al
CCNL integrate economicamente tra l’80 e il 100%, in un clima di collaborazione tra azienda e dipendenti; - flessibilità di orario d’ingresso e uscita
- passaggio a part-time verticale e orizzontale;
- utilizzo del corretto smart working ovvero transizione dal vincolo spazio-temporale agli obiettivi
della prestazione; - disponibilità di asili nido (o loro rimborso) e copertura delle spese per la prima infanzia, l’educazione e
la assistenza domestica.
Scarica la proposta del Codice di autodisciplina di imprese responsabili in favore della maternità.