Il 28 dicembre 2024 le Associazioni di categoria delle imprese che operano nel settore dei servizi, tra cui anche ASSIV, hanno denunciato con un comunicato stampa la discriminazione a danno del settore dei servizi presente nel “Correttivo Appalti” approvato dal Governo il 23 dicembre u.s.: mentre per il settore dei lavori la soglia della revisione prezzi è stata abbassata dal 5% al 3% con il riconoscimento del 90% dei costi sopraggiunti per motivi oggettivi, per i servizi e le forniture è rimasta invariata al 5%, con il riconoscimento dell’80% e solo sulla cifra eccedente.
Le Associazioni hanno dunque sollecitato il Governo a rivedere urgentemente la norma, chiedendo di equiparare il settore dei servizi a quello dei lavori, per garantire la continuità e la qualità dei servizi essenziali per i cittadini e preservare le imprese e il lavoro dei propri dipendenti.
L’iniziativa ha avuto l’eco sperata, ottenendo subito visibilità tra la stampa e nel mondo della politica. È possibile consultare gli articoli che ne parlano qui.
Riportiamo inoltre le dichiarazioni stampa di alcuni politici, consultabili qui, tra cui quella dell’On. Erica Mazzetti di Forza Italia, relatrice di maggioranza alla Camera dei Deputati del decreto correttivo, che sottolinea quanto sia “opportuno ascoltare le indicazioni della filiera dei servizi che sono un presidio sociale e lavorativo, a sostegno dei più deboli, mantenendo sempre al centro qualità del lavoro.” Aggiunge inoltre che “dopo le sollecitazioni di tutte le sigle che rappresentano il settore sono certa che il governo terrà conto di quanto emerso per migliorare il correttivo e di conseguenza per tutelare imprese, artigiani e cooperative del settore servizi”.