ASSIV: Sicurezza Privata, UNI/PdR 54 e i Servizi Fiduciari
di Maria Cristina Urbano – 29 Settembre 2023
Nel 2019 l’UNI – Ente Italiano di Normazione – introduceva la prassi di riferimento (PdR) numero 54. In mancanza di una normativa tecnica di settore, il documento, fortemente voluto da AISS, rappresentava un tentativo di introdurre, pur se su base volontaria, prescrizioni tecniche e modelli applicativi al comparto della Sicurezza privata.
Obiettivo della UNI/PdR 54
L’obiettivo era fornire una mappatura delle attività e dei profili professionali che operano nel settore della vigilanza (sicurezza complementare/sussidiaria), sicurezza ausiliaria, servizi di controllo/stewarding e investigazioni, con il fine ultimo di garantire determinati livelli di qualità nella fornitura del servizio.
La UNI/PdR 54 e le due norme tecniche
La UNI/PdR 54 definiva quindi i requisiti di conoscenza, abilità e competenza dei diversi professionisti che operano nel settore, introducendo due norme tecniche sviluppate in UNI nell’ambito della CT043/GL 05 “Organizzazione e gestione della sicurezza”.
La prima norma riguarda i servizi ausiliari alla sicurezza ed è rivolta alle organizzazioni che, seppur non regolamentate da norme cogenti, assicurano la fruibilità di beni, sia materiali che immateriali, garantendone così sicurezza ed efficienza. Tale norma pone l’accento sulla definizione dei requisiti delle organizzazioni, proponendo un modello per la gestione e l’erogazione dei servizi di sicurezza, analizzandone gli ambiti strategico, tattico ed operativo.
La seconda norma definisce invece i requisiti e le competenze degli operatori dei servizi ausiliari alla sicurezza, individuati nei profili professionali di Assistente, Coordinatore e Responsabile.
Tali operatori sono riconosciuti come “percettori sensibili”, rappresentando la prima linea in situazioni quali eventi e circostanze che possono impattare sulla sicurezza.
Il fulcro di entrambe le norme si concentra, è bene sottolinearlo, su quei servizi ausiliari alla sicurezza, erogati da risorse qualificate, che non sono sottoposti all’esclusiva giurisdizione di soggetti con autorizzazioni di polizia.
Perché ripercorrere quanto accaduto?
Perché, come di consueto, dopo due anni dalla pubblicazione e dall’applicazione di detta prassi, occorreva valutare l’opportunità di farla evolvere in un documento normativo. Considerata l’efficacia dispiegata dalla prassi nel corso del periodo di applicazione, si è deciso di procedere in tal senso.
La prevista inchiesta pubblica, una volta conclusa, ha infatti registrato una totale adesione degli esperti del settore, senza che venisse mosso nessun rilievo, e quindi adesso inizia la fase di consolidamento della norma.
Ad onor del vero, in una primissima fase, ASSIV aveva manifestato serie perplessità sulla opportunità della PdR, tanto da richiederne il formale ritiro. Ma, come si dice, solo gli sciocchi non cambiano mai idea: una volta compresa la positiva intuizione che, va riconosciuto, aveva avuto AISS, e la ratio sottostante, ASSIV ha lavorato alacremente per sbloccare la UNI/PdR 54 e ha contribuito fattivamente a dare la spinta necessaria al tavolo di lavoro della normazione, sposandone contenuti e finalità. Probabilmente (non lo sapremo mai) le cose avrebbero in ogni caso seguito il loro corso, ma certamente il convinto sostegno da parte dell’Associazione maggiormente rappresentativa del comparto in Confindustria che, giova ricordarlo, unisce per fatturato aggregato più del 60% degli IVP in Italia, probabilmente ha contribuito in maniera decisiva al suo successo. Con una certa immodestia, pertanto, possiamo rivendicare una parte del merito.
E i Servizi Fiduciari?
Negli ultimi anni questo settore è letteralmente esploso, per ragioni connesse tanto all’oggettiva diffusa necessità di una offerta di questo tipo sul mercato, sia per ragioni patologiche connesse al loro impiego in ambiti ad esso estranei ma che tuttavia hanno garantito costi bassi a vantaggio dei clienti e a svantaggio della qualità del servizio. La dimostrazione plastica di questa distorsione del mercato è data dalle vicende giudiziarie che in questi mesi hanno già coinvolto alcune delle principali aziende del comparto, commissariate giudizialmente a causa delle remunerazioni ritenute eccessivamente basse dal magistrato inquirente per il personale non armato. L’impegno di tutti i soggetti coinvolti, istituzionali e privati, deve essere prioritariamente indirizzato ad individuare ogni possibile soluzione, a partire da quelle di sistema, al fine di sanare tale situazione ed evitare il progressivo contagio verso realtà che operano esclusivamente o prevalentemente con le gpg.
Il Tavolo Permanente di Settore convocato al Ministero del Lavoro
A valle del fondamentale quanto faticoso lavoro fatto in questi anni per il rinnovo del CCNL, recentemente siglato da tutte le parti sociali (obiettivo che ASSIV ha perseguito con determinazione), il tavolo permanente di settore convocato al Ministero del Lavoro per studiare le criticità del comparto e le possibili soluzioni può rappresentare quindi l’occasione che tutto il comparto attende invano da anni, per mettere a terra alcuni degli interventi sistemici che, introdotti dalla politica e attuati con coerenza dalla Pubblica Amministrazione, potrebbero contribuire ad un rilancio del settore. A partire proprio da quelli di più immediata attuazione come:
la decontribuzione degli aumenti contrattuali per i livelli salariali più bassi e
l’ampliamento dei fringe benefit detassati.
Misure, queste, che se combinate con la corretta applicazione di quanto previsto dal Codice degli Appalti Pubblici in materia di prestazioni labour intensive e di offerta economicamente più vantaggiosa, garantirebbero il superamento di alcune delle criticità più gravose da un punto di vista sociale, intervenendo quindi, in prima battuta, proprio sui servizi fiduciari, con l’ulteriore vantaggio poi di sostenere le aziende più innovative e virtuose.
La definizione, nell’ambito di un tavolo di concertazione che riunisca istituzioni e parti sociali, di impegni precisi e realizzabili con un cronoprogramma sostenibile per i servizi fiduciari, certamente contribuirebbe in maniera determinante a fare chiarezza. E solo Dio sa quanto sia indispensabile operare in un mercato dalle regole chiare!
Leggi l’articolo su S News