Sole 24 Ore Scenari: Alla Fiera Sicurezza 2023 per delineare il futuro
Anche quest’anno Assiv è stata protagonista a Fiera Sicurezza, che si è tenuta a Milano nelle giornate del 15, 16 e 17 novembre. In particolare, nella mattina del 17 novembre l’associazione degli Istituti di Vigilanza Privata che rappresenta il comparto in Confindustria ha promosso un momento di confronto per ribadire il proprio impegno per il contrasto alla violenza sulle donne, con il coinvolgimento di rilevanti stakeholders istituzionali e della società civile.
Si è trattato di un contributo di idee, presupposto essenziale per consentire di individuare le misure per implementare una capacità operativa che, affiancata e coordinata dalle Forze dell’Ordine, può garantire maggiore e diffusa applicazione delle norme di prevenzione.
Assiv d’altronde, negli anni, ha spesso sfruttato l’occasione di Fiera Sicurezza per porre all’attenzione del legislatore non solo temi che implicano possibili ricadute in termini positivi per le aziende associate, ma anche di riflessione generale su temi delicati per la collettività. Solo per citarne alcuni: a Sicurezza 2014 l’evento Assiv-Anie Sicurezza è stato “Uomini e Tecnologie: la filiera della sicurezza si dà appuntamento a Milano”; A Sicurezza 2017 è stata protagonista del Talkshow per SNews “Le tecnologie quale elemento strategico della Vigilanza Privata”. Occasioni di confronto che hanno avuto al centro l’indispensabile integrazione tra professionisti della sicurezza e nuove tecnologie. Integrazione che tuttavia ha imposto e continua ad imporre una seria riflessione sui rischi per la tutela della privacy nonché sul grado di autonomia che potrà essere lasciato all’intelligenza artificiale nell’analisi di dati e contesti. A Sicurezza 2019 Assiv ha partecipato al convegno organizzato dagli Ingegneri della Provincia di Milano “Scenari di sicurezza urbana. Il quadro internazionale, i trend tecnologici e i nuovi modelli di business nell’ambito della collaborazione Pubblico-Privato”, ha quindi presentato in conferenza stampa insieme ad Anie Sicurezza “SECURSIZE 2.0. Il tool sugli impianti di videosorveglianza”. Nel 2021 gli eventi sono stati addirittura tre: Assiv-Anie Sicurezza insieme con “Dalla bicicletta alla cybersecurity: sviluppo tecnologico e nuovi paradigmi della sicurezza”; il talkshow di SNews per presentare la Commissione per l’Innovazione Assiv “Come Innovare?”; l’evento Assiv “Sanità in Sicurezza: Security & Safety per operatori, utenze e strutture”. Sicurezza urbana e sicurezza nelle strutture sanitarie sono, infatti, due tasselli fondamentali nella costruzione della percezione che i cittadini hanno della sicurezza, che per essere tale deve iniziare ad essere declinata proprio a partire dalla quotidianità.
Nell’edizione di Sicurezza 2023, oltre all’evento in collaborazione con Anie Sicurezza “Proteggere il territorio. Nuovi paradigmi, fra integrazione tecnologica e convergenza con il fattore umano”, in cui abbiamo gettato le basi per una fattiva collaborazione con i Comuni in materia di sistemi integrati di videosorveglianza, anche sulla scorta del Protocollo sulla sicurezza urbana firmato da ANIE ed ANCI, Assiv ha quindi organizzato il convegno “Città InSicurezza”, il cui obiettivo è consistito nell’approfondire possibilità e modalità per integrare sicurezza privata e Forze dell’Ordine per il contrasto alla violenza di genere.
Nel corso della tavola rotonda si è riflettuto su come, e in che misura, un settore labour intensive come quello della vigilanza privata, che al contempo si caratterizza per il diffuso impiego di tecnologie di altissimo livello, possa contribuire a risolvere una problematica che indigna la società per la sua efferatezza quanto per la sua sostanzialmente deviata radice culturale. Siamo convinti che proprio questa sinergia, tra nuove tecnologie e operatori adeguatamente formati e supportati, possa divenire protagonista nella difesa dell’incolumità femminile, in un ruolo di prevenzione per le situazioni ritenute di rischio potenziale o effettivo. Tali considerazioni dovrebbero spingerci ad interrogarci se abbia ancora senso limitare l’attività della vigilanza alla sola difesa del patrimonio, come impone il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, o se non si debba rivedere tale impianto normativo per consentire il pieno esplicarsi di quel principio di sicurezza sussidiaria e partecipativa che pure la normativa già riconosce come principio fondante del sistema sicurezza Paese.
Oltre alla tavola rotonda, mercoledi 15 novembre la direttrice di S News, Monica Bertolo, si è confrontata con la Commissione Innovazione di ASSIV i cui componenti ci hanno fornito una visione nuova e attuale del nostro settore. Non dimentichiamoci infatti che a livello europeo è nella fase finale della discussione il regolamento sull’Intelligenza Artificiale, che avrà un impatto dirompente su tutta l’attività degli Istituti di Vigilanza Privata.
Giovedi 16 novembre erano quindi programmati due talk, sempre moderati da Monica Bertolo, che ASSIV ha organizzato con l’ente certificatore ICMQ. Il primo talk è stato sulla certificazione della parità di genere. Certificazione rilasciata sulla base della prassi UNI/PdR 125:2022, norma che assumerà sempre più un valore rilevante in ambito di appalti, ma che, soprattutto, porta all’attenzione delle aziende i numerosi problemi connessi al rapporto donne-ambiente di lavoro.
Il secondo invece ha affrontato le norme UNI 11925 e UNI 11926. La prima norma definisce i requisiti relativi all’attività professionale degli operatori dei servizi ausiliari alla sicurezza, ossia gli addetti di imprese incaricate della gestione del patrimonio di una organizzazione al fine di assicurarne i requisiti di fruibilità, disponibilità, funzionalità. La norma UNI 11926 identifica i servizi ausiliari alla sicurezza non regolamentati da norme cogenti e idonei ad assicurare le condizioni di fruibilità di beni materiali e immateriali di una organizzazione, da parte dei suoi utenti, nonché lavoratori e altre persone coinvolte.
Non dimentichiamoci poi della proposta di legge Lollobrigida sull’impiego delle guardie particolari giurate all’estero, attualmente all’attenzione della Camera dei deputati in prima lettura.
Riprendendo il filo interrottosi con la fine della passata Legislatura, è sempre più evidente come il comparto della vigilanza privata sia maturo affinché il legislatore faccia un ulteriore passo in avanti consentendo alle imprese private italiane che operano in settori strategici in aree estere di provvedere alla propria sicurezza con risorse nazionali.
Tale possibilità offrirebbe un vantaggio competitivo al nostro “sistema Paese” rispondendo a molteplici e diversificate esigenze.
Da un punto di vista prettamente economico, incoraggerebbe lo sviluppo di un mercato della sicurezza privata per la protezione degli assets italiani all’estero e porterebbe nuove risorse all’erario, allo stesso tempo limiterebbe l’uscita dal Paese di ingenti risorse economiche utilizzate dalle nostre aziende di punta, a favore di imprese straniere, per pagare la sicurezza privata all’estero.
In secondo luogo, uno sviluppo in tal senso permetterebbe l’impiego del personale in uscita dalle Forze Armate che, già formato a spese dei contribuenti, troverebbe quale naturale sbocco professionale l’impiego in attività di sicurezza privata ad alta qualificazione.
L’impiego di personale italiano costituirebbe, inoltre, una maggior garanzia di controllo dei flussi informativi ai fini della protezione delle politiche e degli asset aziendali rispetto all’impiego di personale straniero.
È intenzione di ASSIV sostenere con convinzione questa iniziativa legislativa, nell’auspicio che lo spirito della norma possa essere condiviso da tutte le forze politiche, nell’interesse del Paese.
Sicurezza 2023 è stato insomma un momento prezioso per approfondire, studiare, smuovere le coscienze, fare networking e creare business.