Home Blog Pagina 386

UIF: Le segnalazioni di operazioni sospette (2° semestre 2021)

UIF: Le segnalazioni di operazioni sospette (2° semestre 2021)

È stato pubblicato il secondo numero del 2022 della newsletter della UIF, con una breve sintesi delle attività svolte nel secondo semestre 2021.

In questo periodo la UIF ha ricevuto 69.401 SOS, completando un anno di crescita vigorosa delle segnalazioni, in aumento del 15,2% rispetto al secondo semestre del 2020. Le SOS complessivamente ricevute nel 2021 si attestano quindi a 139.524 unità (+23,3% rispetto all’anno precedente), mentre le analizzate sono 138.482, in aumento del 21,9%.

Nel semestre la UIF ha adottato 11 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette, per un valore di 5,7 milioni di euro.

In aumento anche gli scambi nell’ambito della collaborazione con l’Autorità giudiziaria e con le omologhe autorità estere.

Il graduale allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia ha consentito l’avvio di sette verifiche ispettive, anche nei confronti di operatori non finanziari sinora mai ispezionati. Sono stati avviati altresì quattro controlli cartolari nei confronti di intermediari attivi nel settore dei finanziamenti “Covid-19”.

A novembre è stato emesso il DL n. 157 che impone ai destinatari degli obblighi antiriciclaggio di non procedere all’acquisizione dei crediti fiscali quando ricorrono i presupposti per la segnalazione di operazioni sospette (previsione confluita nella legge 30 dicembre 2021, n. 234, c.d. legge di bilancio).

Newsletter n.2 – 2022. Le Segnalazioni di Operazioni Sospette – 2° semestre 2021pdf160.4 KB

Allegato statisticopdf588.7 KB

Fonte: UIF (Banca d’Italia)

Istat: prezzi al consumo (dicembre 2021)

Istat: prezzi al consumo (dicembre 2021)

Nel 2021, dopo la flessione del 2020 (-0,2%), i prezzi al consumo tornano a crescere in media d’anno (+1,9%), registrando l’aumento più ampio dal 2012 (+3,0%).

La ripresa dell’inflazione nel 2021 è essenzialmente trainata dall’andamento dei prezzi degli Energetici (+14,1%), diminuiti invece dell’8,4% nel 2020. Al netto di questi beni, nel 2021, la crescita dei prezzi al consumo è la stessa registrata
nell’anno precedente (+0,7%).

L’inflazione acquisita o trascinamento per il 2022 (cioè la crescita media che si avrebbe nell’anno se i prezzi rimanessero stabili fino a dicembre) è pari a +1,8%, diversamente da quanto accaduto per il 2021, quando fu -0,1%.

Fonte: ISTAT

Scarica la nota completa

Inps: Esonero contributi per le aziende che non richiedono integrazione salariale

Aziende che non richiedono integrazione salariale: esonero contributi

La legge di bilancio 2021 ha previsto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali per le aziende che non richiedono i trattamenti di integrazione salariale previsti dalla stessa legge.

 La circolare INPS 19 febbraio 2021, n. 30 ha fornito le indicazioni operative per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi alla misura contributiva.

 L’Istituto, con il messaggio 14 gennaio 2022, n. 197, è tornato sull’argomento fornendo ulteriori chiarimenti rispetto all’ambito di applicazione della misura, nonché le indicazioni per la richiesta dell’esonero e per la corretta esposizione del beneficio nelle denunce contributive.

Fonte: INPS

Ministero del Lavoro: presentata la Relazione sul contrasto alla povertà lavorativa in Italia

Ministero del Lavoro: presentata la Relazione sul contrasto alla povertà lavorativa in Italia

Garantire minimi salari adeguati per combattere la povertà lavorativa tra i lavoratori dipendenti e potenziare l’azione di vigilanza documentale basata sui dati che le imprese e i lavoratori comunicano alle Amministrazioni pubbliche: sono queste alcune delle proposte emerse dal Gruppo di lavoro “Interventi e misure di contrasto alla povertà lavorativa”, istituito dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, con il Decreto Ministeriale n. 126 del 2021. A queste, si aggiunge la necessità di introdurre un ‘in-work benefit’ che permetterebbe di aiutare chi si trova in situazione di difficoltà economica e incentiverebbe il lavoro regolare; oltre a incentivare il rispetto delle norme da parte delle aziende e aumentare la consapevolezza di lavoratori e imprese e, infine, promuovere una revisione dell’indicatore UE di povertà lavorativa

La Relazione è stata presentata oggi alla stampa, in videoconferenza, dal ministro Orlando, e dall’economista del lavoro presso la Direzione per l’Occupazione, il Lavoro e gli Affari Sociali dell’OCSE, Andrea Garnero.

“Il quadro che emerge dalla Relazione evidenzia come avere un lavoro non sempre basta per evitare di cadere in povertà”, ha affermato il ministro, e proprio per questo motivo, ha messo in evidenza, “una strategia di lotta alla povertà lavorativa richiede una molteplicità di strumenti per sostenere i redditi individuali, aumentare il numero di percettori di reddito, e assicurare un sistema redistributivo ben mirato”. Il titolare del Dicastero ha anche colto l’occasione per ricordare i numerosi segnali già dati con la Legge di Bilancio, con la riduzione dell’uso arbitrario dei tirocini e con l’introduzione del Fondo per la parità di retribuzione tra uomo e donna. Senza contare, ha aggiunto, il prossimo varo della Direttiva UE sul salario minimo che “offrirà supporto anche contro il lavoro povero”.

Nel corso del suo intervento, l’economista Garnero ha sottolineato come “il Gruppo di lavoro, ha scelto di concentrarci su due proposte predistributive che agiscono, cioè, sui redditi di mercato, una redistributiva e due trasversali. Le proposte su cui si concentra questa Relazione non vanno intese come indipendenti una dall’altra né come alternative funzionali. Piuttosto, esse vanno considerate nel complesso, così possono completarsi e rafforzarsi a vicenda, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno”. 

“Continueremo, con ancora più determinazione, sulla strada intrapresa – ha concluso il ministro – considerando che la pandemia da Covid-19 ha accentuato il fenomeno, esponendo a più alti rischi di disoccupazione chi aveva contratti atipici e riducendo il reddito disponibile di chi ha avuto accesso agli ammortizzatori sociali e alle misure emergenziali introdotte per far fronte alle conseguenze della recessione”.

Consulta la Relazione 

Consulta la Sintesi 

Riassunto della Relazione del Gruppo di lavoro

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali