Aggiornamenti della definizione di caso covid 19 e strategie di testing
Il Ministero della Salute con la circolare dell’8 gennaio 2021 a firma di Giovanni Rezza, ha fornito aggiornamenti sulla definizione di caso covid 19 e, in particolare, sulla strategia di testing e screening.
Per quest’ultima viene ammesso l’impiego dei test antigenici rapidi di ultima generazione nella definizione del caso Covid 19, in linea con ”l’evoluzione della situazione epidemiologica, le nuove evidenze scientifiche e le indicazioni pubblicate dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie”.
Nella Circolare il Ministero sostiene che: questi test sembrano mostrare risultati sovrapponibili ai saggi di RT-PCR (tampone molecolare con risposta entro le 24/48 ore, ndr), specie se utilizzati entro la prima settimana di infezione, e sulla base dei dati al momento disponibili risultano essere una valida alternativa alla RT-PCR. Qualora le condizioni cliniche del paziente mostrino delle discordanze con il test di ultima generazione la RT-PCR rimane comunque il gold standard per la conferma di Covid-19.
Obbligo di tracciabilità di tutti i test nei sistemi informativi regionali
Viene anche prescritto l’obbligo di inserire i risultati dei test rapidi nei sistemi informativi regionali: Gli esiti dei test antigenici rapidi o dei test RT-PCR, anche se effettuati da laboratori, strutture e professionisti privati accreditati dalle Regioni devono essere inseriti nel sistema informativo regionale di riferimento.
Vengono anche stabiliti nuovi criteri (clinici, radiologici, di laboratori ed epidemiologici) per la definizione del caso di Covid 19.