La sicurezza come stella polare di questo governo. L’insediamento ufficiale ha confermato l’orientamento molte volte espresso in campagna elettorale e nella fase di formazione dell’esecutivo. Il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è intenzionato a impegnarsi su questo tema, molto sentito dai cittadini, a causa del crescente allarme-criminalità. Il ministero dell’Interno, passato sotto la guida del leader della Lega, sta già producendo il massimo sforzo per fissare i punti principali dell’iniziativa politica. E quindi il modo per raggiungere i risultati.
In questa direzione è necessaria un’azione incisiva: prima di tutto un aumento delle forze di polizia per far avvertire una maggiore presenza dello stato. D’altra parte è ragionevole pensare che un aumento delle risorse in quel senso non possa rivelarsi sufficiente. È vero che nel contratto, sottoscritto tra Movimento 5 stelle e Lega, manchi un punto importante: sulla sicurezza privata come strumento prezioso per raggiungere l’obiettivo complessivo di garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Ma si tratta di un elemento che si può aggiungere in corso d’opera. A partire dalla necessità di rimuovere il pregiudizio ideologico, che ha caratterizzato tutta la scorsa legislatura, sul ricorso ai professionisti privati della sicurezza.
L’ampliamento delle competenze delle guardie giurate ha dimostrato, nel tempo e in concreto, il miglioramento della qualità del servizio. In una fase di cambiamento, con il governo che si è più volte presentato con questi obiettivi, appare logico che ci sia un cambio di paradigma in materia di sicurezza. Come? La soluzione è già suggerita dalle modifiche intercorse nel tempo; con un modello di sussidiarietà, che vede le guardie giurate come valore aggiunto di quelle che restano, saldamente, le prerogative dello stato. Ma con un principio ineludibile, fornire un quadro di regolamentazione chiaro. Perché bisogna formare professionalità all’altezza della sfida.
I benefici si muovono su un doppio asse. Da un lato le forze di polizia hanno la possibilità di concentrare la loro attività su altri aspetti, penso al lavoro di indagine approfondito che necessitano alcune inchieste, e su compiti di pubblica sicurezza che non possono essere svolti che dalle forze dell’ordine. Dall’altro si potrebbero aprire, per la sicurezza privata, sviluppi lavorativi tutt’altro che secondari. Insomma, per il governo del cambiamento c’è l’opportunità di cambiare anche la sicurezza.