Huffington Post, Urbano: Prevenire e contrastare la violenza negli stadi

di Maria Cristina Urbano

È necessario un approccio integrato che coinvolga diverse figure professionali. Gli istituti di vigilanza privata possono svolgere un ruolo significativo in questo contesto

Gli scontri avvenuti recentemente tra i tifosi della Turris e della Juve Stabia rappresentano un’ennesima manifestazione di violenza che nulla ha a che fare con lo sport. 

È fondamentale ribadire che tali comportamenti non possono essere giustificati in alcun modo e devono essere condannati senza se e senza ma. La violenza negli stadi e nelle aree adiacenti non solo distorce i valori autentici dello sport, ma rappresenta anche una minaccia per la sicurezza pubblica. Non si tratta di rivalità sportive, ma di atti criminali che devono essere perseguiti con la massima severità.

Per prevenire e contrastare efficacemente questi episodi, è necessario un approccio integrato che coinvolga diverse figure professionali. Gli istituti di vigilanza privata possono svolgere un ruolo significativo in questo contesto. Dotati di tecnologie avanzate per il monitoraggio e la prevenzione, oltre a personale qualificato sul campo, i nostri istituti possono supportare le forze dell’ordine nel garantire la sicurezza durante gli eventi sportivi. L’impiego di sistemi di videosorveglianza, droni e software di analisi predittiva potrebbe contribuire a identificare potenziali situazioni di rischio prima che degenerino in violenza.

Le guardie giurate, che, lo ricordiamo, non sono tali per il possesso dell’arma,  hanno, e possono potenziare, una formazione specifica che le prepara a gestire situazioni critiche e a intervenire in caso di necessità. La loro presenza, sotto il coordinamento delle forze dell’ordine, può contribuire a creare un ambiente più sicuro per tutti i partecipanti agli eventi sportivi.

In questo contesto, come ASSIV (Associazione Italiana Vigilanza e Servizi Fiduciari) abbiamo da tempo avviato un dialogo con le istituzioni, sottolineando la necessità di integrare la vigilanza privata nella gestione della sicurezza durante le manifestazioni sportive. Da questo punto di vista intendiamo quindi manifestare al Ministero dell’Interno la nostra disponibilità a procedere con progetti pilota che potrebbero costituire un modello innovativo di gestione della sicurezza negli stadi e nelle aree circostanti.

Questi progetti prevederebbero un utilizzo sinergico delle guardie giurate e delle tecnologie avanzate, sempre sotto la supervisione delle forze dell’ordine.

Inoltre, la collaborazione tra istituzioni locali, organizzatori di eventi e istituti di vigilanza è fondamentale per sviluppare strategie efficaci di prevenzione e gestione della sicurezza. Il Consiglio d’Europa evidenzia l’importanza di favorire il coordinamento tra i vari servizi e livelli di autorità coinvolti per garantire una buona preparazione delle manifestazioni sportive. Solo attraverso una cooperazione strutturata e un approccio multidisciplinare sarà possibile prevenire episodi di violenza e garantire che lo sport rimanga un momento di aggregazione e condivisione.

In conclusione quindi, la violenza legata agli eventi sportivi è un problema complesso che richiede una risposta decisa e coordinata. Condannare fermamente tali comportamenti e adottare misure preventive adeguate, inclusa l’integrazione di istituti di vigilanza qualificati, sono passi fondamentali per preservare l’integrità dello sport e garantire la sicurezza di tutti. Lo sport deve tornare a essere un luogo di passione e divertimento, non un pretesto per scontri e atti criminali.

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