“Decreto Coesione” in Gazzetta Ufficiale
È pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 105 del 7 maggio il decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60 “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”.
Si tratta del DL Coesione, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 2 maggio scorso, al fine di implementare le politiche di coesione europea 2021 – 2027, mirate a ridurre i divari territoriali in svariati settori dalle infrastrutture per il rischio idrogeologico e la protezione dell’ambiente, ai rifiuti e trasporti e della mobilità sostenibile, dell’energia, del sostegno allo sviluppo e all’attrattività delle imprese, anche per le transizioni digitale e verde.
Per i programmi di investimento per il solo ciclo di programmazione 2021 – 2027 sono stati stanziati complessivamente 74 miliardi , di cui 42 miliardi di euro provenienti da Fondi europei e 32 miliardi nazionali.
Centralità assumono anche le numerose norme in materia di lavoro con misure di sostegno all’occupazione che vanno dalla riqualificazione dei lavoratori dipendenti nelle crisi di grandi imprese ; agli incentivi per nuove assunzioni di giovani , donne e lavoratori impiegati nella nuova Zona Economica Speciale del Mezzogiorno ( ZES ).
Non mancano misure incentivanti dell’autoimpiego nel lavoro autonomo e nelle libere professioni affiancate a disposizioni volte a migliorare il sistema delle politiche attive attraverso migliorie al funzionamento del sistema informativo SIISL, dove attualmente devono essere ancora definite le modalità e le condizioni attraverso cui viene consentito ai datori di lavoro di pubblicare le posizioni vacanti all’interno delle proprie aziende.
LAVORO DIPENDENTE : INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE
Il decreto prevede agli articoli 22; 23 e 24 tre incentivi per le assunzioni hanno l’obiettivo di sostenere l’inclusione nel mercato del lavoro, accelerando lo sviluppo occupazionale nel territorio nazionale attraverso la concessione di una decontribuzione totale per chi assume particolari categorie di lavoratori. Per tutti e tre gli incentivi bisognerà attendere l’autorizzazione dell’ Unione Europea affinché diventino effettivamente operativi. Sino a quel momento tutte le assunzioni dovranno essere considerate come “ordinarie”.
Giovani – Al fine di agevolare l’occupazione giovanile, dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025, ai datori di lavoro che procedono con nuove assunzioni a tempo indeterminato o trasformazioni da tempo determinato viene riconosciuto un esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro – nel limite massimo di 500 euro su base mensile – per 24 mesi, per l’assunzione di giovani con età inferiore a 35 anni che non sono stati mai occupati a tempo indeterminato. Alle medesime condizioni l’esonero è riconosciuto nel limite massimo di 650 euro su base mensile se l’assunzione avviene nelle regioni della ZES unica Mezzogiorni ( Abbruzzo , Molie ; Campania ; Basilicata ; Sicilai ; Puglia ; Calabri e Sardegna )
Donne – Al fine di favorire le pari opportunità nel mercato del lavoro per le lavoratrici svantaggiate, che prevede l’esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per un massimo di 24 mesi – nel limite massimo di 650 euro su base mensile – per le nuove assunzioni a tempo indeterminato tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. Il bonus si applica alle donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito ( da sei mesi nella ZES unica Mezzogiorno e da ventiquattro mesi ovunque residenti ). L’esonero è riconosciuto a condizione che realizzi un incremento occupazionale netto.
Bonus ZES – Per sostenere lo sviluppo occupazionale e la riduzione dei divari territoriali nella ZES unica del Mezzogiorno, viene introdotto un esonero contributivo totale, per un periodo massimo di 24 mesi , nel limite di 650 per ciascuno lavoratore assunto, dedicato ai datori di lavoro che occupano fino a 10 dipendenti che intendono procedere con l’assunzione di over 35 disoccupati da almeno ventiquattro mesi.
Rispetto alla bozza di decreto circolata a inizio mese, è venuto meno lo sgravio contributivo rivolto ai datori di lavoro che intendono procedere con nuove assunzioni di lavoratori provenienti da imprese in crisi con organici superiori ai 1.000 dipendenti, garantendo un monte ore minimo di formazione per la loro riqualificazione professionale.
AUTO-IMPRENDITORIALITA’ E LIBERA PROFESSIONE
Ai fini della promozione dell’ inclusione e dell’inserimento lavorativo il decreto introduce due specifiche misure di sostegno all’autoimprenditorialità e alla libera professione
Si tratta delle due misure previste agli art. 17 e 18 del decreto “ Autoimpiego Centro Nord “ e “ Resto al SUD 2.0 “. Entrambe supportano, con voucher e contributi a fondo perduto, l’avvio di attività imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o collettiva, da parte di giovani under 35; disoccupati da almeno 12 mesi; donne inoccupate, inattive e disoccupate; disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali destinatari delle misure del programma GOL.
Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali entro 60 giorni sarà chiamato ad emanare di concerto con il Ministro degli affari europei, il sud le politiche di coesione e il PNRR, le modalità attuative delle due misure.
POLITICHE ATTIVE
In materia di politiche attive (art. 25 e 26) , il DL Coesione revisiona il Funzionamento del SIISL, ossia il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa che consente l’incrocio fra domanda e offerta di lavoro. Il Ministero del Lavoro dovrà ridefinire le modalità con cui le aziende pubblicano le posizioni vacanti ; sviluppare strumenti di intelligenza artificiale per favorire il matching e fornire nuove indicazioni in merito alle modalità di interazione degli utenti in ricerca di occupazione.
Per popolare ulteriormente il sistema i percettori di indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL verranno iscritti automaticamente stipulando il patto di attivazione digitale con la compilazione del proprio curriculum vitae.
Fonte: Gazzetta Ufficiale – Lavorosi