Con riferimento alla bozza di testo del c.d. “decreto sblocca cantieri” che ci è stata fatta pervenire, Assiv ha collaborato con Anie all’individuazione delle principali criticità presenti nel provvedimento e ha inviato al viceministro Rixi, nonché agli uffici preposti del ministero delle infrastrutture, un documento che ci auguriamo possa servire come base di discussione con il governo.
In particolare Assiv ha inteso evidenziare le problematiche connesse alla corretta individuazione di quei servizi per i quali, in tema di contratti pubblici, si deve far riferimento all’offerta economicamente più vantaggiosa e non al massimo ribasso, perchè prestazioni che si caratterizzano come labour intensive. In tale ambito l’applicazione ai servizi di vigilanza privata del criterio del massimo ribasso, oltreché in contrasto con quanto in proposito affermato dall’Anac, risulterebbe assolutamente pregiudizievole per un comparto essenziale al sistema sicurezza-Paese.
L’applicazione del criterio del massimo ribasso per tali servizi, come sembrerebbe orientato a fare il Governo, significherebbe senza dubbio azzerare gli enormi sforzi compiuti dalle imprese del settore per giungere agli attuali alti livelli di qualificazione e professionalità.
Assiv auspica che sulla questione possa aprirsi un serio e proficuo confronto con il governo, nell’interesse collettivo per una sicurezza giustamente remunerata, e quindi efficiente ed efficace.