Istat: Salute e sicurezza sul lavoro (anno 2020)
L’indagine continua sulle Forze di Lavoro prevede, come richiesto da Regolamento comunitario, l’inserimento nel questionario standard di un “modulo ad hoc”, diverso ogni anno, che approfondisce un particolare aspetto del mercato del lavoro.
Nel 2020, la tematica affrontata è stata “Salute e sicurezza sul lavoro”. In particolare, per gli individui di età compresa fra i 16 e i 74 anni sono state raccolte informazioni sugli infortuni accaduti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa e sui problemi di salute lavoro correlati. Per gli occupati sono state raccolte anche informazioni sulla percezione dell’esposizione ai fattori di rischio per la salute fisica o psicologica sul luogo di lavoro.
Contestualmente a questo lavoro sono stati diffusi i dati europei.
Nel 2020, sono 366mila le persone che dichiarano di aver subito – nei dodici mesi precedenti l’intervista – almeno un infortunio sul luogo di lavoro (Prospetto 1); si tratta dell’1,4% di coloro che nel periodo considerato hanno svolto un’attività lavorativa (circa 25 milioni 544mila individui, tra i quali, 22 milioni 827mila risultano occupati anche al momento dell’intervista). Se il valore viene calcolato sulla popolazione tra i 15 e i 64 anni (così da permettere il confronto con i dati degli altri paesi europei) la quota sale a 1,5% contro il 2,4% della media.
Un simile approfondimento tematico è stato condotto anche nel 2007 e nel 2013; tuttavia, tenuto conto che, a causa della pandemia, il 2020 ha rappresentato un anno del tutto particolare con importanti riflessi sia sul livello dell’occupazione sia sulla struttura degli occupati, il confronto con i dati del 2013 (in particolare con il numero complessivo di persone che dichiarano di aver subito almeno un infortunio nell’arco di 12 mesi) va effettuato con cautela.
Fonte: Istat