Centro Studi Confindustria: si ferma il recupero della produzione industriale in luglio (-0,7%) dopo il rimbalzo di giugno (+1,0%)
La produzione industriale italiana cresce nel secondo trimestre ad un ritmo vicino a quello rilevato nel primo (1,0% vs 1,3%); il terzo parte con un abbrivio negativo: in luglio si stima un calo dellโattivitร dello 0,7% (dopo +1,0% rilevato dallโISTAT in giugno) spiegato sia da un maggiore ricorso alle scorte di magazzino, necessario per soddisfare lโafflusso di ordini, sia da alcune strozzature dellโofferta lungo la filiera produttiva internazionale dovute alla scarsitร di alcune componenti e materie prime. La domanda interna mostra una maggiore vivacitร rispetto a quella estera. Gli imprenditori, secondo le indagini qualitative condotte nella prima metร di luglio, continuano a essere ottimisti, benchรฉ i timori legati a nuove restrizioni conseguenti alla diffusione della variante Delta stiano iniziando a intaccare le attese di medio periodo. Le indagini di fiducia di agosto potrebbero cogliere in pieno tali preoccupazioni.
Come sta andando la produzione industriale in Italia
Il CSC rileva un calo della produzione industriale dello 0,7% in luglio su giugno, quando lโISTAT ha registrato un incremento dellโ1,0% su maggio. I livelli di attivitร si attestano su valori poco inferiori a quelli di febbraio 2020. La variazione congiunturale nel secondo trimestre รจ di +1,0%, dopo +1,3% nel primo, e la variazione acquisita nel terzo รจ di -0,5%. La produzione, al netto del diverso numero di giornate lavorative, aumenta in luglio del 3,7% rispetto allo stesso mese del 2020 (+13,9% in giugno). Gli ordini in volume avanzano in luglio dellโ1,2% sul mese precedente (+8,8% su luglio 2020) e in giugno del 2,3% su maggio (+13,6% annuo).
Gli indicatori congiunturali relativi al terzo trimestre continuano a segnalare una dinamica positiva dellโattivitร nellโindustria, con ordini in aumento (specie nella componente interna) e attese di produzione favorevoli. Tuttavia non รจ escluso che nei mesi estivi si osservi un rallentamento rispetto alla dinamica registrata in primavera. Secondo quanto รจ stato rilevato dallโindagine PMI Manifatturiero (IHS-Markit), iniziano ad emergere anche in Italia gli effetti della scarsitร di materie prime e di componenti, fattori che hanno determinato un blocco delle catene globali di fornitura, provocando strozzature nellโofferta in particolare in alcuni settori (automotive, elettronica, macchinari). Il peggioramento degli indicatori relativi a lavoro inevaso e tempi medi di consegna dei fornitori riflette questi crescenti problemi di approvvigionamento che tendono a frenare lโespansione dellโattivitร – nonostante un aumento delle commesse – e creano pressioni sulla capacitร produttiva. Inoltre, sono probabili effetti di second round sullโindustria italiana derivanti dalle ricadute di questi fattori sullโattivitร dei nostri partner, in primis sulla Germania dove la produzione in luglio รจ scesa dellโ1,3% congiunturale (contro attese di aumento dello 0,5%), in calo per il terzo mese consecutivo. In un orizzonte di medio periodo si addensano rischi derivanti dallโaumento dei contagi dovuti alla variante Delta e dalle prospettive di reintroduzione di ulteriori limitazioni. In luglio, comunque, lโindagine sulla fiducia degli imprenditori manifatturieri – condotta nelle prime due settimane del mese – non ha colto tali preoccupazioni e lโindice รจ salito su livelli storicamente elevati. Non รจ escluso che in agosto si osservi un primo contraccolpo sulla fiducia di imprese e famiglie. Giร nellโindagine IHS-Markit, che รจ stata condotta nella seconda metร di luglio, si รจ osservato un forte rallentamento delle aspettative, scese al livello piรน basso da aprile 2020 proprio per i crescenti timori di una recrudescenza del virus e un rafforzamento delle restrizioni. Il ritorno dellโincertezza rischia di diventare il principale ostacolo alla ripresa in corso.

Fonte: Centro Studi Confindustria
Leggi l’indagine rapida sulla produzione industriale sul sito di Confindustria








