Assiv, Forte: i servizi del futuro, focus della Commissione Innovazione
La Commissione per l’Innovazione di Assiv è la recente commissione interna dell’Associazione Italiana Vigilanza e Servizi Fiduciari che vede come componenti Dario La Ferla, Consigliere Delegato di Sorveglianza Italiana, Francesco Crescini, Direttore Generale di VCB Securitas, Andrea Forte, Direttore Operativo di Forte Secur Group ed Elena Merlo, Consigliere Delegato di IVNG.
Dopo aver incontrato La Ferla e Crescini, S News incontra Andrea Forte (nella foto), Direttore Operativo di Forte Secur Group.
Dottor Forte, obiettivo della neo Commissione Assiv è proporre progetti innovativi per la promozione del comparto. Quali quindi le nuove frontiere competitive della Vigilanza, o meglio, delle Imprese di Sicurezza oggi 2021?
Per rispondere a questa domanda non si può, in primo luogo, prescindere dalla tecnologia che è l’elemento trainante rispetto a qualsiasi innovazione nel nostro comparto. La naturale declinazione sarà quella di automatizzare non solo i processi di monitoraggio dei sistemi di tele sorveglianza, migliorandoli, ma anche le altre attività affidate ai servizi fisici presso le aziende, con l’obiettivo di aumentare sensibilmente l’efficienza e la qualità dei servizi, nonché la sicurezza dell’operatore stesso. Quindi, ad esempio, il presidio sarà effettuato non più sic et simpliciter da un operatore, ma da un operatore formato e munito di tecnologia.
Un secondo argomento, ma sicuramente non meno importante, è dato dal ventaglio dei servizi del futuro.
A quali si riferisce nello specifico?
Mi riferisco a quei servizi che dovranno garantire un’evoluzione essenziale e vedere un ampliamento dell’area di azione della Sicurezza Privata, rispetto a quegli ambiti che ora sono di esclusiva pertinenza dello Stato, come già accade all’estero.
Mi riferisco dunque alle carceri, alla traduzione dei detenuti a basso rischio, alle scorte di personalità, agli sky marshals, alle attività di protezione in siti esteri per conto di multinazionali italiane.
Le attuali norme che regolano il settore richiedono un grande sforzo alle società di sicurezza per qualificarne l’organizzazione aziendale ed il personale impiegato, sforzo che il comparto sta affrontando e al quale dovrà seguire, con il pragmatismo che scaturisce da un periodo difficile come l’odierno, una revisione dei processi e, perché no, di nuovi mercati.
Queste innovazioni costituiranno gli stimolanti orizzonti cui gli imprenditori della sicurezza dovranno tendere, se vorranno ampliare e diversificare i confini – interni ed esterni – del loro business e della sicurezza partecipata in genere.
a cura di Monica Bertolo
Qui l’intervista a Dario La Ferla